Pignotti | Liminali ai margini di un naufragio…
in Utsanga.it, #07, december 2015
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"Meglio allora lasciare il centro di questa scena, ci dicono Francesco
Aprile e Cristiano Caggiula con questa mostra, girare al largo,
sistemarci sulla soglia dell’immondo spettacolo, dar vita a operazioni
“liminali”, prelevare dall’abbagliante kolossal brandelli di scritture
indecifrabili, abradere e riscrivere palinsesti enigmatici, rintracciare
mappe di tesori scomparsi, mettere a fuoco scarti di tipografie
travolti da apocalittici buchi neri. Dalla centralità alla marginalità, e
poi dalla globalità alla particolarità. Dal ” macro ” al ” micro “,
insomma. È un aspetto che emerge simbolicamente ma anche in modi
determinati nelle opere verbovisive di Aprile e di Caggiula. Il
frammento, il dettaglio. L’insieme pare non avere più senso compiuto, lo
stesso avviene con le ideologie, o con la storia lineare che ha una
finalità. Sono entità compromesse. La singolarità del mondo non sta più
nel senso dei grandi significati che gli si danno, appare piuttosto nel
dettaglio rivelatore. Quando ci si tuffa nel dettaglio, quando si
frammentano le cose, si esce dal reale, dal principio di realtà e si
trova la singolarità. È da tempo che si possono per altro apprezzare i
dettagli nelle opere d’arte classica grazie alla riproduzione. Quella di
cui parla Benjamin, non a caso ispiratore dell’idea di simili
sollecitazioni liminali, non è solo la riproduzione tecnica ma è anche
la frammentazione che non mantiene più il senso generale, al quale non
si dà più un significato generale, ma che conserva sempre e forse
rafforza una magia specifica. Si prospetta a questo punto anche una
strategia della disconnessione che appare nelle varie sfaccettature
verbovisive, critiche e operative di artisti come Aprile e Caggiula ma
anche nelle pagine della loro rivista, “Utsanga”, una strategia che è un
modo per sabotare le tattiche di induzione alla dipendenza messa in
atto da quel meccanismo rappresentato secondo Baumann dalla “Lotteria di
Babele”, infinito gioco d’azzardo cui tutti siamo costretti a
partecipare sapendo di perdere. E’ auspicabile che una strategia di questo genere produca progetti e
pratiche alternative che ci permettano di abbandonare i diktat del
sistema e di abbracciare un modo di comunicare migliore Se per arrivarci
dobbiamo staccare la spina facciamolo, ma con la consapevolezza di
essere sospesi tra il “non più” e il “non ancora “. Del resto la storia
iniziata ai margini di un naufragio continua…" (Lamberto Pignotti, http://www.utsanga.it/index.php/pignotti-liminali-ai-margini-un-naufragio/)
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